Finale Emilia come Roma: il partito democratico manda nel comune della bassa Modenese un proprio delegato come punto di riferimento del partito locale che affiancherà il sindaco e la giunta

In attesa della decisione della prefettura di Modena sul futuro di Finale Emilia a muovere i passi è il partito democratico che, trasferisce il modello Roma nel comune della bassa modenese. Come era successo per Ignazio Marino, che fu affiancato Franco Gabrielli nel ruolo di commissario, così anche dalla segreteria provinciale di Modena è stato designato un delegato che sarà il punto di riferimento del partito locale: si tratta dell’ex sindaco di Caposanto Giuseppe Rovatti che affiancherà Ferioli e la sua giunta nel proseguo dei lavori e in attesa del pronunciamento del prefetto Michele di Bari. La decisione è maturata nel corso di una segreteria di partito che si è svolta a Finale Emilia in vista di una sua riorganizzazione e ripartenza del partito, anche in considerazione del fatto che il Comune è uno di quelli che, nella primavera del 2016, sarà chiamato alle urne. Il sindaco Ferioli e i sui assessori, dal canto loro, hanno deciso di “ridurre al minimo gli interventi mediatici rimanendo in attesa dell’esito ufficiale del procedimento”. “La nostra Amministrazione ha sempre lavorato per il bene della comunità, senza subire altro condizionamento che quello di ottenere il miglior risultato per dare soluzioni concrete ai milioni di problemi che il terremoto ha innescato”, ha ribadito Ferioli che ha annunciato che il comune si presenterà al processo Aemilia, che inizierà il prossimo 28 ottobre, come parte offesa.