Sarà un Natale difficile, i modenesi lo sanno. Il Covid costringerà a rinunciare nel 2020 alle grandi tavolate, ai ritrovi con amici e parenti, alle vacanze sugli sci. Ma non tutto deve cambiare, e in un anno fatto di rinunce a causa della pandemia, la città non lascia andare la magia che il Natale porta con sé. O, se non proprio magia, almeno quella sensazione di festa, di occasione e calore, che passa anche attraverso alberi e vie addobbate. Ieri sera Modena non ha quindi rinunciato all’abito dell’occasione, le sue luminarie. L’ombra scura dell’albero di Piazza XX Settembre è stata la prima ad accendersi, nel cuore del centro, come la speranza che brilla anche nei momenti bui. È stato proprio questo il senso, hanno spiegato le istituzioni e i promotori dell’iniziativa: accendere la speranza. E quindi dopo Piazza XX Settembre, il tour per inaugurare le luminarie è passato da piazza Mazzini e via Carteria per poi concludersi in piazzale Natale Bruni, dove un’imponente struttura di pura luce illuminerà fino al 31 gennaio gli spazi davanti al Tempio. Un conforto per chi passa, uno stupore che si rinnova nel cuore degli adulti e dei bambini. Per i più piccoli sono state pensate le nuove installazioni ideate da Lorenzo Lunati in piazza Mazzini e in piazza XX Settembre, dove quest’anno le sfere natalizie si fanno giganti e Babbo Natale guarda il mondo attraverso l’oblò di un’astronave pronta a prendere il volo. Pronti a prendere il volo saranno anche i modenesi, quando la pandemia sarà sconfitta e potranno guardare dalla navicella il Covid che è rimasto indietro.