Nel video le interviste a Stefano Zona, Infettivologo Pediatria di Comunità Ausl Modena e a Silvana Borsari, Direttrice sanitaria Ausl

I dubbi ci sono, come è normale che sia quando si tratta di vaccinare i propri figli, ma la fiducia nella scienza prevale rispetto agli allarmismi. Questo il riassunto della ricerca sull’esitazione vaccinale dei genitori, curata dall’Ausl di Modena per comprendere come favorire la campagna anti-Covid rivolta ai giovani tra i 12 e i 18 anni e ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. L’indagine si è svolta in due fasi, analizzando le due diverse fasce d’età. Per quanto riguarda gli adolescenti, i dati preliminari hanno fatto ipotizzare una forte resistenza alla vaccinazione, con appena il 30% dei genitori che si sono detti favorevoli alla campagna, ma i dati reali hanno superato di molto le aspettative. Ad oggi circa l’80% dei 12-18enni è entrata nel circuito vaccinale. A giocare un ruolo rilevante, il modo in cui i genitori si sono informati. Per quanto riguarda i bambini, circa il 40% dei genitori si dice favorevole alla vaccinazione e i numeri reali stanno dando ragione alle previsioni. La vaccinazione, ricordano i medici, è fondamentale per rendere più sicure le scuole, ma anche per annullare completamente i rari effetti gravi che la malattia può avere nei più piccoli.