Il suggerimento era di collegarsi a un sito web su cui effettuare un pagamento elettronico per “sbloccare il tuo pacco trattenuto nel nostro centro di spedizione”, ma in realtà non c’era alcun pacco ad attendere i destinatari della comunicazione e il versamento economico non avrebbe condotto a nessuna consegna. Partiva con un sms, e si completava online, il tentativo di truffa che ha riguardato alcuni cittadini residenti nella frazione di Albareto. I destinatari del raggiro sono stati però capaci di riconoscere la trappola e di segnalarla alla rete del Controllo di vicinato, informando poi la Polizia locale di Modena.
L’episodio è solo un esempio dei casi di truffa in cui i cittadini possono incappare: in questa circostanza, sfruttando probabilmente la crescente diffusione delle vendite con e-commerce, a rischio potevano esserci persone che in effetti stavano attendendo consegne di pacchi e che potevano farsi ingannare dal messaggio di un falso vettore logistico. Nella frode non sono appunto caduti alcuni residenti ad Albareto, che, anzi, dopo aver ricevuto il messaggio telefonico sospetto hanno allertato un referente di “Albareto 1”, uno degli 89 gruppi del Cdv attivi in città. È stato quindi avviato l’iter di segnalazione del tentativo di raggiro, che rientra tra la casistica trattata nell’ambito del progetto del Comune “La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri ai danni della popolazione anziana” contro le truffe telefoniche, via web, per strada, oppure presso le abitazioni.
L’azione preventiva sviluppata già dal 2020 dall’Ufficio Legalità e sicurezze ha infatti l’obiettivo di informare e formare le fasce più anziane della popolazione, ma non solo, e si articola attraverso materiali e strumenti di diverso tipo. Depliant, spot radiofonici, video online, incontri con gli esperti e laboratori incentrati sull’utilizzo consapevole di internet permettono di garantire ampia diffusione dei messaggi di sicurezza e, allo stesso tempo, di promuovere i servizi di prossimità e di sostegno presenti a Modena. In particolare, le attività integrate interessano anche i coordinatori dei gruppi di Controllo di vicinato, incaricati poi di diffondere le informazioni agli oltre 2.600 cittadini coinvolti nel progetto condiviso di sicurezza urbana promosso dall’Amministrazione comunale, e ricevendo segnalazioni dal territorio come è avvenuto nel caso di Albareto.
Nel contesto del progetto di prevenzione, specifica attenzione è riservata alle truffe sul web, come nel caso di vendite forzate di oggetti o abbonamenti, del “pharming” basato sulla riproduzione di pagine web identiche a siti registrati usate per rubare password e user Id o il “phishing”, un sistema illegale utilizzato per raccogliere dati sensibili come informazioni sulla carta di credito o accessi ad account bancari. Per farvi fronte, il progetto sostiene anche la formazione degli over 65enni all’uso consapevole del web con laboratori, webinar e la collaborazione della Palestra digitale, prestando appunto particolare attenzione al pericolo di raggiri in internet, che per i cittadini anziani rappresentano un rischio maggiore dovuto anche alla minore conoscenza dei nuovi mezzi.
Percorsi formativi sui temi della prevenzione dei reati ai danni della popolazione anziana riguardano, infine, pure forze di polizia e operatori pubblici, dei Poli sociali dei quartieri, sanitari e degli Urp, in modo da integrare conoscenze e percorsi di sostegno alle vittime. E sono coinvolti anche volontari di diverse associazioni per favorire lo sviluppo di reti volontariato, terzo settore e istituzioni al fine di sostenere percorsi di assistenza e inclusione sociale a favore della popolazione anziana.