Imu, Tari e altri tributi locali sospesi fino al 30 novembre. Accompagnate da un’anticipazione di liquidità da Cassa depositi e prestiti, con lo Stato nel ruolo di garante di ultima istanza per andare in soccorso alla cassa degli enti locali. Enti locali che potranno optare per lo stop senza l’obbligo di passare per il consiglio. È questo un tema sul tavolo del Governo che verrà inserito nel capitolo degli enti locali del cosiddetto “decreto Aprile”, quello che entrerà in vigore questo venerdì, quando scadranno le misure ad ora in atto. Secondo questo schema, inserito nelle bozze del decreto e anticipato dal Sole 24 ore, saranno i comuni e gli altri enti territoriali a decidere, dato che si tratta di entrate considerevoli. Circa 10 i miliardi calcolati per l’acconto Imu di giugno, almeno altri 5 quelli legati alla Tari, 2 per le tariffe cosiddette minori, come l’imposta di pubblicità o l’occupazione del suolo pubblico, per le quali, peraltro, l’amministrazione modenese ha già disposto lo slittamento.