È il modenese Hermes Ferrari il simbolo della manifestazione a Roma. Vestito da Jake Angeli, lo sciamano americano di Capito Hill, le sue immagini hanno fatto in breve tempo il giro dell’intero Paese. Il ristoratore del Regina Margherita, già partecipante all’iniziativa #ioapro, lanciata il 15 gennaio, è stato tra i manifestanti coinvolti nello scontro con le forze dell’ordine ieri a Montecitorio. Come lui, altri modenesi si sono recati a Roma per chiedere non ristori-briciola, ma il ritorno al lavoro in sicurezza. Al grido dello slogan “libertà”, la possibilità di riaprire le attività più colpite dai dpcm è stata la principale richiesta portata in piazza dalla protesta. Hermes Ferrari ha manifestato più teatralmente di altri: bandiera tricolore dipinta sul volto e copricapo con le corna, ha citato l’uomo che a gennaio partecipò alla rivolta di Washington, arrivando a occupare la Casa Bianca. Tra le centinaia e centinaia di manifestanti c’erano ristoratori, gestori di palestre, titolari di partite iva, imprenditori, esponenti del movimento del senatore ex Cinque Stelle Gianluigi Paragone e tanti modenesi promotori di #ioapro. Molti anche coloro che hanno partecipato come no mask ed esponenti di Casa Pound. Nel corso del pomeriggio la manifestazione pacifica è diventata sempre più tesa, sfociando in violenza. Alcuni manifestanti hanno sfondato le transenne, venendo respinti dalle forze dell’ordine. Diversi agenti di polizia e manifestanti sono rimasti feriti.