Bologna ha fatto da apripista nella scelta di posticipare la data dell’accensione degli impianti di riscaldamento. Dopo la scelta del capoluogo di spostare il via ai caloriferi al 2 novembre, date le temperature miti, Modena e Carpi hanno deciso di fare lo stesso. Secondo il decreto ministeriale, sarebbe stato possibile attivare i caloriferi a partire da questo sabato, una settimana dopo rispetto al classico 15 ottobre. Ma visto il caldo fuori stagione, l’operazione appare superflua e i comuni modenesi hanno scelto di posticipare il via di 10 giorni. Parola d’ordine è quindi risparmio di energia, e di risorse, dato l’aumento del prezzo del gas. La scelta delle due città, che hanno confermato nel pomeriggio la decisione di diramare un’ordinanza apposita, è sempre modificabile: in caso di calo delle temperature sarà firmato un ulteriore provvedimento. Una scelta partita da Bologna, e che in poco tempo ha incontrato l’approvazione anche dei sindaci dei nostri territori. Pure i comuni dell’Unione Terre di Castelli stanno valutando l’ipotesi di fare lo stesso. I modenesi potranno quindi accendere gli impianti di riscaldamento il 2 di novembre e, ricordiamo, potranno farlo seguendo comunque le regole del decreto Cingolani sul risparmio di gas. Gli impianti potranno funzionare per un’ora in meno ogni giorno e pure la temperatura in casa si dovrà ridurre: anziché 20°, la massima consentita è di 19°, con 2° di tolleranza che portano il valore massimo a 21. Le nuove norme, così come le possibili ordinanze dei sindaci, non si applicano a strutture come ospedali, asili, piscine ed edifici usati per attività industriali o artigianali che hanno ricevuto specifiche deroghe.