Le solite indiavolate montagne russe del Mapei Stadium questa volta premiano il Sassuolo, che si prende lo scontro diretto col Verona e lo scavalca all’ottavo posto, tornando al successo in casa dopo 2 mesi. Il 3-2 finale, dopo i 6 gol di mercoledì scorso col Napoli, confermano l’imprevedibilità della squadra di De Zerbi, capace di grandi accelerazioni e di frenate altrettanto brusche. Questa vokta ha premiato l’assetto scelto dal tecnico, con Defrel, Berardi e Djuricic tutti insieme dietro a Caputo. Ma a sbloccarla subito è Locatelli, che dopo 360 secondi sfrutta la sponda di Defrel per battere Silvestri e tornare al gol 4 mesi e mezzo dopo quello di Napoli. Prima del riposo però è Lazovic, dimenticato in area, a rovinare il the dei neroverdi, che cominciano bene anche la ripresa. Kyriakopoulos sfonda a sinistra, la difesa veneta rinvia corto e Djuricic, al quinto sigillo, con una “puntata” da calcio a 5 trova ancora l’angolino. De Zerbi sceglie di passare al 3-5-2 per addolcire la pressione veronese con l’inserimento di Marlon, ma il pari arriva comunque quando Dimarco, pescato da Lazovic, calcia in modo violento sul secondo palo. Nemmeno due giri di lancette e una mischia furibonda su corner viene risolta da Traorè, entrato da poco, con la conclusione che vale i tre punti e regala al Sassuolo lo spareggio fra le prime squadre “terrestri” dietro alle sette inarrivabili del campionato.