Nel video l’intervista a Luca Fontana, Coach e gestore Mutina Crossfit

Hanno sborsato di tasca propria centinaia di euro per adeguarsi con sanificatori, gel igienizzanti e riorganizzazione per rispettare il DPCM del maggio scorso che ne consentiva la riapertura, eppure ora le palestre sono nuovamente obbligate a chiudere. E dire che la norma emanata solamente 7 giorni fa e che precedeva l’ultima firmata nella notte tra sabato e domenica, lasciava proprio a queste strutture la possibilità di adeguarsi ai protocolli in una settimana per evitare una seconda serrata. Norme che le palestre avevano rispettato scrupolosamente, ma che evidentemente non sono servite per continuare l’attività nonostante controlli eseguiti dai NAS che non avevano riscontrato trasgressioni. Un decreto che li penalizza e non poco, anche alla luce del fatto che nella struttura non si sono accertati né assembramenti né casi di positività.