18.7 C
Modena
mercoledì, Maggio 15, 2024
Home Blog Pagina 9317

Tutti gli artisti al lavoro sull’affresco


    La Galleria di Bacco costituisce lo straordinario ambiente di collegamento tra l’appartamento del duca e quello della duchessa, nonché la massima impresa dipinta commissionata da Francesco I ai suoi artisti di corte. Una committenza paragonabile, per il ducato di Modena, a quella dei Farnese per la galleria del Trionfo di Bacco e Arianna realizzata da Annibale Carracci all’interno del loro favoloso palazzo romano una cinquantina (scarsa) di anni prima. E non per nulla il nome del dio ispiratore di queste due fabulae affrescate fu il medesimo, guardando Francesco I innanzitutto a Roma per ogni sua personale ‘ispirazione’ e certamente stimando i suoi parenti Farnese dei mecenati esemplari. Ma con un’aggiunta che in questo caso pone Sassuolo addirittura al di sopra di Roma: la «completezza della biografia mitologica della divinità», insuperabile qui e introvabile in altri cicli analoghi. Francesco I d’Este, tuttavia, che mentre teneva un occhio fisso sull’arte dell’Urbe con l’altro scrutava sempre il passato estense per riprenderne le testimonianze più illustri e celebrative, non si dimenticò della propria genealogia neppure in tema bacchico e ovidiano e così, se con l’affresco degli angeli musicanti della chiesa di San Biagio aveva reso onore all’avo Ercole I riallacciandosi a un soggetto già da lui patrocinato e rinnovato a Ferrara, con la galleria sassolese egli omaggiò il figlio e successore di questi, il duca Alfonso I, altro antenato da lui emulatissimo, che a suo tempo aveva commissionato per i Camerini d’Alabastro della via Coperta di Ferrara il ciclo dei Baccanali a Tiziano Vecellio e il Trionfo di Bacco in India al Garofalo, dopo avere ottenuto il disegno di quest’ultima opera nientemeno che da Raffaello Sanzio. Due precedenti di livello vertiginoso, e di cui Francesco mostrò di avere, al suo solito, tenace memoria dinastica a fini politici. Ma è possibile che ci sia ancora di più nella Galleria di Bacco di Sassuolo, di più dei Farnese, dei Carracci, di Tiziano, di Raffaello, di Ovidio e degli avi estensi defunti. È possibile che ci sia, come ha ipotizzato Francesca Candi in un saggio uscito nel 2010, lo stesso duca Francesco, anticipato in modo ‘mitologico’ sui muri e sulla volta di questo capolavoro ad affresco secondo i canoni encomiastici che qualche anno dopo, a esequie sue avvenute, lo commemoreranno solennemente quale sovrano ideale nel volume di padre Domenico Gamberti L’Idea di un prencipe et eroe christiano in Francesco I d’Este (1659). La curiosità del parallelo tra il dio e il sovrano modenese, del resto, ha logica e credibilità, sebbene non abbia ancora trovato un adeguato credito presso il gotha degli studiosi. A partire dal fatto che, come sottolinea Candi, «la figura di Bacco, per quanto già presente e prediletta nella tradizione iconografica estense, aveva altre ottime ragioni per essere ripresa e riproposta in riferimento a Francesco I»: le qualità del dio, ad esempio, la sua capacità di perdono ma anche la facoltà di punire l’empietà e la giustizia vendicativa alludono chiaramente alle qualità sovrane di Francesco quale prototipo del sovrano assoluto del Seicento. Di contro, le doti del duca quale conquistatore e diffusore del progresso, le sue virtù principesche (e anche queste tradizionalmente atestine) della magnificenza, della provvidenza, della diplomazia politica e nuziale sono per immagini e per gesti coincidenti con le medesime virtù della divinità greco-romana. Con la conseguenza che, essendo Francesco I assimilato a Bacco, Bacco diventa a propria volta, nell’acuta definizione di Angelo Mazza, «una sorta di Genio estense, assunto a simbolo della sovranità dello stesso Francesco». Non c’è che dire, nella splendida galleria di Sassuolo la biografia bacchica è davvero esaustiva e compiuta.

    Cadalora vince il mondiale nella 250


      E’ il 1991: Gialli salvi in B, ma è divorzio con Ulivieri Bisi della Fratellanza è campione italiano nei 400 metri

      La Città dello Sport


        La storia agonistica della nostra provincia

        Il 1991 è un anno da dimenticare per la Scuderia del Cavallino Rampante: dopo il Mondiale sfiorato nella precedente stagione, Alain Prost e il nuovo compagno di squadra Jean Alesi al volante della F1-91 – la cui versione numero di progetto 642, curata da Steve Nichols, viene sostituita nel GP di Francia dalla 643 con musetto rialzato – nulla potevano contro le più efficaci McLaren e Williams. Clima teso all’interno della squadra, che dopo il GP di Monaco vede l’uscita di Cesare Fiorio, il cui apice si raggiungerà con le pesanti critiche di Alain Prost sulla propria monoposto: si rompe così il rapporto tra il pilota francese e la Ferrari, che per l’ultimo appuntamento stagionale schiera Gianni Morbidelli. Il campionato, con Senna e la McLaren Campioni del Mondo, si conclude con nessuna vittoria per la Scuderia e un bottino di punti nella classifica Costruttori pari alla metà di quelli raccolti nella precedente stagione. A fine anno Luca di Montezemolo ritorna in Ferrari nel ruolo di Presidente e Amministratore Delegato. Passato alla Honda il centauro di casa Luca Cadalora riporta in Italia il titolo mondiale della classe 250cc. Nel volley maschile, la Philips è per il secondo anno lo sponsor dei gialloblù, orfani dei vari Vullo, Bertoli, Cantagalli, Lucchetta e Bernardi,- che guidati da Julio Velasco in maglia azzurra della nazionale si aggiudicano l’edizione 1991 della World League – disputano un campionato anonimo ben lontano dai fasti del recente passato. In primavera, la nostra città ospita al Palapanini la fase finale della Coppa dei Campioni, cui prende parte anche la squadra modenese, guidata dal duo argentino Cantor e Conte non andando però oltre il terzo posto, sconfitta sia dalla Maxicono Parma che dai russi del C.S.K.A. , che ancora una volta, alzeranno al cielo l’ambito trofeo. Giorgio Bisi della Fratellanza è campione italiano assoluto dei 400 metri ad ostacoli, con iltempo di 51” e 60, mentre tra gli Junior, il nostro Borellini, sempre della Fratellanza, fa suo il titolo nel salto in alto. Martinello, Gioia e Vanzella, sono nell’ordine il podio dell’ edizione della Milano- Vignola di quell’anno. Con il record di minor reti subite (solo 9) il Modena vince il campionato di C1 chiudendo in testa il torneo 8990 e per ben affrontare la serie cadetta, mister Renzo Ulivieri, conferma molti dei ragazzi che hanno costituito l’ossatura della squadra. Se ne vanno infatti solamente: Costi per il Milan di Arrigo Sacchi, Calonaci al Casarano, Ballotta al Cesena e Colomba che assume la guida degli allievi gialloblù del settore giovanile. Arrivano: Alessio Brogi ala dal Cosenza, Cappellacci dal Piacenza, Pellegrini, dall’Ancona, Sacchetti dal Carpi e De Rosa dalla Casertana, ai quali si aggiungeranno a torneo iniziato i vari Zanone, Moz ed Antonioli. La stagione 9091 inizia in salita, e la squadra canarina nonostante l’ottimismo dell’allenatore, stenta a prendere quota relegandosi fin da subito sul fondo classifica. Il girone di ritorno segna un pronto risveglio del Modena, che ottiene una insperata salvezza, proprio nell’ultima di campionato andando a cogliere il prezioso punto ad Udine, che grazie alla classifica avulsa, condanna la Salernitana. Ulivieri così racconta: «La B era di ottimo livello e l’inizio fu tutto in salita. Compresi subito che, l’unica arma in nostro possesso per risalire la classifica, era il gioco. Il pubblico ci aiuto molto, si rese conto del nostro impegno e ci sostenne fino alla fine. Fu una bella impresa, in quanto nel girone di ritorno, abbiamo tenuto una media da promozione. Antonioli , Moz, Marsan, Bosi Presicci, Cuicchi, Bonaldi, Bergamo, Pellegrini, Sacchetti, Brogi è l’undici titolare. La felicità di aver centrato il traguardo, viene offuscata dall’annuncio del divorzio di mister Ulivieri dal Modena, addio determinato dalla chiamata del Vicenza, e dal desiderio di Renzaccio di trovare nuovi stimoli nella consapevolezza di aver esaurito il suo ciclo all’ombra della Ghirlandina. Il presidente Farina non la prese troppo bene. Il tecnico toscano chiarisce i motivi della sua partenza: «Dopo la sconfitta di Verona, dichiarai che, nonostante il passo falso , la squadra non aveva demeritato e ciò non piacque al nostro presidente, che si dissociò in modo deciso, provocando una certa frizione tra le parti. In quel particolare momento , si inserì il Vicenza, trovandomi ben disposto ad ascoltarne le proposte. Debbo dire, che qualche anno prima ero già stato a Vicenza , ottenendo risultati apprezzabili e lasciando un buon ricordo. Diverso il parere del presidente Francesco Farina che precisa: «Si è scritto molto sulla vicenda, e molte cose non sono vere a partire da quella che vede nella causa del divorzio, le mie dichiarazioni dopo Verona – Modena 1 a 0. Indipendentemente da quella banale circostanza, mister Ulivieri ci chiese espressamente più volte di essere lasciato libero per potere approdare al Vicenza; fu una scelta professionale e nient’altro, voleva andare via e legarsi ad un’altra società, questa è l’unica verità. Ulivieri è senza dubbio un ottimo allenatore e se si tratta di raggiungere un traguardo con umiltà ed abnegazione è tra i migliori, ma nel momento in cui si rende conto di essere arrivato , diviene ingestibile, peccando anche di presunzione». Se il Carpi chiude con onore al 13esimo posto il torneo di C1, per il Sassuolo il ritorno nei dilettanti vede l’abbandono di Squinzi, che si defila preferendo le sponsorizzazioni ciclistiche e la conseguente cessione dei pezzi più importanti, come Schenardi prelevato dal Bologna. I neroverdi vengono inseriti nel girone C, dove ritrovano vecchie avversarie come la Virtus Roteglia, il Fanfulla, Reggiolo, Vogherese, Crema e Brescello. La formazione sassolese si piazzerà a centro classifica. (continua) nMassimo Bartolamasi

        Oggi si chiude la tre giorni della Bonissima


          Si chiude oggi la tre giorni della ‘Bonissima’ con un ricco programma di appuntamenti. Dopo il corteo storico di ieri pomeriggio, in cui 90 figuranti hanno rievocato l’antica nobildonna modenese, la giornata odierna prevede eventi suggestivi. Accanto alla manifestazione di Piazza Grande, dove i produttori offriranno il meglio dell’eccellenza alimentare modenese, ci sarà, tra le altre cose, ‘I sapori del fuoco’, ovvero il processo di lavorazione con cui prendono vita le leccornie modenesi. Immancabili, poi, le degustazioni di prodotti tipici, Dop e Igp, a partire dall’Aceto fino al Parmigiano reggiano.

          I nuovi Maestri del lavoro


            Sono stati premiati in Comune i nuovi Maestri del lavoro che sono stati insigniti della ‘Stella al Merito’ da parte del Presidente della Repubblica: Franco Babiloni (Alfa Wassermann), Francesco Bellini (Maserati spa), Loris Franchini (Box docce 2B spa), Gianni Ognibene (Gambro Hospal spa), Mauro Tassinari (Ferrari Erio & C.), Marco Padovani (Crawn Aereosols Italia), Maria Rosa Cipolli (Cna servizi Modena), William Ferrari (Telecom Italia), Claudio Lucchi (Brevini fluid power).

            Piazza Roma, i commercianti danno i voti: promossa la Maletti, bocciato Bonaccini


              E dicono: «Se non si pedonalizza è solo merito nostro»

              Era inevitabile che i due candidati al dopo-Pighi, Francesca Maletti e Stefano Bonaccini, si concedessero alla stampa per un’intervista sul progetto più contestato dell’ultima legislatura: la pedonalizzazione di piazza Roma. Intervento voluto a tutti i costi dal primo cittadino, ma osteggiato da commercianti, residenti e associazioni, con tanto di serrate, cortei e raccolte firme. Al punto che, quasi certamente, l’opera sarà la patata bollente della prossima legislatura. Diciamo subito che il botta e risposta a distanza tra i due politici non ha riservato grandi sorprese. In sostanza, entrambi hanno detto le stesse cose, ma solo con parole diverse: da una parte hanno plaudito alla pedonalizzazione, dall’altra hanno sottolineato che il percorso dovrà essere graduale e concertato coi commercianti, inquadrandolo in un rilancio generale del centro. Il giorno dopo le loro dichiarazioni, tocca agli esercenti dare un voto alle parole dei due candidati. Negozianti che sono turbati in prima persona dalla possibile pedonalizzazione, visto che eliminerà un parcheggio da 180 posti nel centro storico. In sostanza, leggendo le considerazioni del Comitato spontaneo di commercianti e residenti, si evince come a convincere di più sia stata la Maletti, rispetto a Bonaccini. Quest’ultimo, secondo i cosiddetti ‘ribelli’ al progetto, «è uno dei tanti assessori che ha preso in giro i commercianti, trattandoli con supponenza. Bonaccini è in perfetta linea con le politiche del passato, parla di tavoli di confronto e di confronto serrato, ma sempre e solo con le associazioni». Passando alla Maletti, invece, le sue parole sono state sicuramente più apprezzate. «Il suo pensiero lo conoscevamo già – scrivono i commercianti nella nota – e oggi ribadisce quel concetto che dovrebbe essere il pilastro delle democrazie: non c’è un nemico da battere, c’è qualcuno che la più pensare in modo diverso e con questo si può e si deve ragionare». Infine una stoccata alle associazioni: «Non è sicuramente merito loro se in piazza Roma si può ancora parcheggiare e i lavori non sono iniziati». nVincenzo Malara

              I precedenti


                ANNO 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 VINCITORE M. Schumacher F. Alonso F. Alonso F. Massa F. Massa J. Button F. Alonso annullato S. Vettel SCUDERIA Ferrari Renault Renault Ferrari Ferrari Brawn Ferrari – Red Bull

                Finale scudetto, gara 1 si gioca a Trento giovedì 25


                  Bocce ferme per una settimana, poi via alla serie della finale scudetto: solo giovedì 25 si giocherà infatti gara 1 della finale fra l’Itas Diatec Trentino e la Copra Elior Piacenza, capace mercoledì sera di eliminare i campioni uscenti della Lube Macerata e volare all’atto conclusivo della stagione. Non sarà gara in gara unica, quest’anno, la finale, né tanto meno si comincerà da alcuna situazione di vantaggio: la serie fra Trento e Piacenza comincerà da 0-0. Prima sfida al PalaTrento, quindi domenica 28 tutti al PalaBanca per gara 2, mentre gara 3 si disputerà a Trento il primo maggio. Le eventuali gara 4 e 5 sono fissate per il 5 e il 12 maggio.

                  SOCIAL

                  13,458FansMi piace
                  214FollowerSegui
                  100IscrittiIscriviti