Piano scuola: il comune di Modena pensa ad un cambiamento dei modelli tariffari che saranno adeguati alle disponibilità economiche delle famiglie e pone maggiore attenzione alla dispersione scolastica

Se sarà una rivoluzione lo si capirà nell’anno scolastico 2016/2017. Per il momento ci si deve attenere alla parole pronunciate in commissione scuola dall’assessore di riferimento Gianpietro Cavazza. Il piano scuola del comune di Modena ha in programma nuovi punti che riguardano, in particolare, l’adeguamento dei modelli tariffari e la dispersione scolastica. Ad oggi le tariffe che variano a seconda dell’Isee presentato in occasione dell’iscrizione, oscillano da poco più di 100 euro a 500, per una media di 300 euro a studente. L’idea del comune, che sta concludendo un accordo con i dirigenti scolastici per un regolamento unico di iscrizione alle scuole primarie e secondarie, è quella di definire i criteri di precedenza uguali per tutti e validi in tutto il territorio comunale. Dentro questo ci sta l’adeguamento dei modelli tariffari attraverso “l’applicazione di politiche tariffarie eque e sostenibili, evitando di fare parti uguali tra famiglie che dal punto di vista economico non sono uguali”.
Per quanto riguarda la dispersione scolastica gli investimenti del Comune per interventi di appoggio educativo assistenziali sono passati da 5 milioni a 5,688 milioni. In questa logica, l’assessore ha annunciato anche la completa riorganizzazione della rete scolastica in istituti comprensivi per “garantire la massima continuità didattica già dal prossimo anno scolastico 2016-2017”.
L’obiettivo del comune è quella di raggiungere una scuola da rating massimo con una scuola aperta innanzitutto alle proposte e ai contributi delle famiglie, delle istituzioni e della città.