Domani il Gip Andrea Romito si esprimerà sui domicilari per Roberto Casari

Sarà resa nota domani pomeriggio la decisione del Gip di Modena Andrea Romito in merito alla richiesta di arresti domiciliari a carico dell’ex presidente di Cpl Concordia Roberto Casari il quale, dopo quaranta giorni trascorsi nel carcere napoletano di Poggioreale, si trova da lunedì scorso associato presso il penitenziario di Sant’Anna. Parere contrario alla richiesta è stato formulato dal Procuratore Capo di Modena Lucia Musti che ha confermato la volontà di misure restrittive da parte della Procura all’indomani della lettura dell’interrogatorio di garanzia, avvenuto martedì, nel quale Casari ha fatto scena muta. Molto più loquace il faccendiere romano Francesco Simone, arrestato al pari degli altri dirigenti Cpl la mattina del 30 marzo, al quale il Gip, sentendo questa volta parere favorevole della Procura, ha concesso l’obbligo di dimora presso la sua abitazione romana: Simone potrà riprendere a lavorare pur avendo l’obbligo di firma e dovendo comunicare alle forze dell’ordine ogni suo spostamento, purché sia nella capitale. Diverso ancora il trattamento riservato a Maurizio Rinaldi e a Nicola Verrini i quali sono attualmente ai domiciliari: sempre domani pomeriggio, i magistrati si esprimeranno sulla domanda al Tribunale del Riesame proposto dai due indagati, che puntano al pari di Simone alla scarcerazione, ma contro di loro c’è l’appello presentato dalla Procura addirittura per i domiciliari. Ed in questi minuti a Roma è in corso il vertice fra il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone ed il prefetto di Modena Michele Di Bari al fine di esaminare l’adozione di misure ad hoc in merito alla coop, finita sotto inchiesta per tangenti e appalti truccati a Ischia. In particolare, è in ballo la misura secondo la quale Anac propone al prefetto di turno anche la «straordinaria e temporanea gestione dell’impresa appaltatrice limitatamente alla completa esecuzione del contratto di appalto o della concessione: si tratta, in buona sostanza, dei commissari a tutela dei singoli contratti emersa dopo l’incontro coi sindaci ad inizio maggio.