Era un ragazzo gentile, che entrava “in punta di piedi”. Con delicatezza, silenziosamente, ma poi rimaneva con forza, nel cuore così come sul campo da calcio. In questo modo gli amici e i conoscenti descrivono Ahmed Assiri, il 19enne di Bastiglia scomparso insieme a Fabio Cavazzuti in un incidente sulla tangenziale di Modena. E le oltre 500 persone che si sono riunite per dargli l’ultimo saluto oggi alla moschea di via delle Suore hanno dimostrato che con garbo, Ahmed era riuscito a ritagliarsi uno spazio nel cuore di tanti. Le persone più vicine ad Ahmed sono state a lungo a pregare sulla sua bara, in silenzio, come vuole il rito islamico. Sul feretro, un pallone e la maglia della squadra della Polisportiva 4 Ville, nella quale Ahmed si era distinto, seguendo l’amore per il calcio.