Trentasei punti in 19 giornate, a poco meno di 2 di media a gara. La sconfitta con la Virtus Verona ha solo in parte scalfito l’ottimo girone di andata del Modena, chiuso al secondo posto a -1 dal Sudtirol, in attesa del recupero del Padova. Il titolo d’inverno sfumato proprio sul traguardo lascia comunque qualche rimpianto alla squadra di Mignani, che fin qui non ha avuto l’apporto sperato da parte degli attaccanti. Se infatti la difesa, con appena 9 reti incassate, rimane la migliore d’Italia, la fase offensiva ha deluso. Con appena 21 reti segnate quello canarino è solo il decimo miglior reparto del girone, superato da tante squadre di metà classifica, anche dal Carpi che ha 3 gare giocate in meno. All’appello mancano le reti dei 4 attaccanti: se Monachello a quota 3 è quello che sta attraversando il miglior momento, anche se con la Virtus è rimasto in panchina per 90’, Costantino deve ancora sbloccarsi, mentre Scappini e Spagnoli sono fermi a quota 4. Per l’ex reggiano sono 10 di fila le gare senza reti, 14 se si cerca l’ultima arrivata non su rigore, per Spagnoli il guizzo decisivo di Padova è stato l’unico centro nelle ultime 12 giornate. L’attacco è invece il punto di forza delle 4 rivali dei gialloblù, basta vedere che nella classifica dei gol segnati il Padova precede proprio Perugia, Cesena e Sudtirol, tutte rinforzatesi davanti a gennaio: i veneti hanno inserito Biasci, gli umbri, che hanno perso Melchiorri, hanno scelto Vano, gli altoatesini hanno fatto spesa dalla Reggiana con Voltan e Marchi, mentre il Cesena si coccola il capocannoniere del girone Bortolussi. Ora tocca al Modena, che attende il via libera del Legnago per Luppi, l’uomo scelto per cambiare il passo dell’attacco gialloblù.