Al momento è una indiscrezione, come rivela il Corriere della Sera, che potrebbe vedere Jean Todt di nuovo a Maranello con un ruolo del tutto inedito, di “superconsulente” della scuderia Ferrari, non al posto di altri ma a supporto di chi già lavora. Primo tra tutti Mattia Binotto, con il quale i rapporti non si sono mai interrotti e che resterà al proprio posto anche per l’anno venturo, dove si punterà fortissimo su Leclerc. Una figura che ricalcherebbe da vicino la stessa che ha ricoperto Niki Lauda in Mercedes, aiutando in maniera eccellente il team principal Toto Wolff nel ritorno al successo, per ridare al Team Ferrari un nuovo peso sportivo e politico all’interno del panorama della Formula 1. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma è pur vero che John Elkann ci stia pensando seriamente e i contatti con Todt sarebbero stati già avviati in estate, in tempi non sospetti, proprio in vista della scadenza dell’attuale mandato FIA oramai prossimo ballottaggio di altri due pretendenti alla carica più alta: Graham Stoker e Mohammed Ben Sulayem. Il 2022, dopotutto, è sempre stato un punto fermo della Ferrari anche in questa difficile stagione, con Binotto che non ha mai nascosto che sarà proprio il prossimo, l’anno del rilancio delle Rosse, con il debutto del nuovo regolamento tecnico-sportivo. E con un Jean Todt in più nel motore.