Sono state freddate da numerosi colpi da arma da fuoco esplosi con un fucile a canna mozza con matricola abrasa. La prima ad essere colpita è stata la figlia, la 22enne Renata Alexandra e successivamente la moglie Gabriella Trandafir di 47 anni. Entrambe sarebbero state uccise dalla furia omicida del marito della donna Salvatore Montefusco, ex imprenditore edile classe 1953. Secondo quanto si legge in una nota diffusa dal procuratore della Repubblica di Modena, Luca Masini, l’uomo è stato arrestato dai Carabinieri di Modena e da quelli della tenenza di Castelfranco Emilia nella quasi flagranza di reato perché gravemente indiziato. Un duplice femminicidio che sembra essersi consumato in un contesto segnato da continui liti e da una situazione di disagio. In passato la moglie aveva presentato delle denunce nei confronti del marito, prima per maltrattamenti in famiglia, poi per atti persecutori, appropriazione indebita e furto. L’uomo, a sua volta, aveva denunciato entrambe le vittime per maltrattamenti in famiglia e lesioni volontarie nei suoi confronti. Secondo il racconto di alcuni conoscenti sembra inoltre che la 22enne temesse il patrigno: avrebbe raccontato di avere paura di lui ed era angosciata dall’idea che l’uomo avrebbe potuto fare qualcosa prima dell’udienza per la separazione fissata per la giornata di oggi. La tragedia è avvenuta intorno alle 12 di ieri a lanciare l’allarme alcuni vicini di casa che hanno udito gli spari. Inoltre sembra che anche Montefusco, che in primo momento si era allontanato da casa, abbia chiamato lui stesso i Carabinieri da un bar dove si è recato dopo il delitto. L’uomo durante l’interrogatorio ha ammesso le sue responsabilità e sembra aver detto di non volere sconti di pena. Il suo legale l’avvocato Marco Rossi ha fatto sapere che il 69enne si è reso conto di quanto accaduto. Ora spetterà agli inquirenti fare luce sui fatti.