Al centro delle indagini della Guardia di Finanza di Modena c’è l’imprenditore di Castelfranco Emilia,Biagio Passaro, attivo nel campo della ristorazione ma anche noto per essere leader del movimento IoApro che, in piena pandemia, chiedeva di riaprire le attività. Per luiè stata data esecuzione alla misura cautelare in carcere. Dal lavoro delle Fiamme Gialle sarebbe emerso che Passaro, insieme ad altri quattro indagati, avrebbe fatto fallire una società nel settembre del 2020 e in qualità di amministratori avrebbero sottratto alla disponibilità della procedura fallimentare libri, registri e altre scritture contabili previste dalla legge al solo fine di creare pregiudizio ai creditori. Inoltre, secondo i finanzieri, sarebbero stati sottratti dalle casse sociali oltre 660 mila euro in gran parte utilizzati per fini personali provocando così il dissesto della società e un passivo fallimentare di oltre 1,4 milioni. L’indagine ha ricostruito anche operazioni di autoriciclaggio da 150.000 euro in tutto. A Passaro viene inoltre contestata la ricezione indebita di circa mezzo milione di euro di contributiCovid. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato denaro e beni per 900mila euro. Passaro lo scorso anno era finito in carcere anche in seguito all’assalto di ottobre alla Cgil di Roma: era entrato e aveva filmato il blitz, poi la sua posizione fu stralciata.