Nel video le interviste a:

  • Claudia Vezzani
  • Alessandra Magnani, Avvocato

Ha una bambina di tre anni che vive con lei, ma può vedere il primo genito, sottratto dagli assistenti sociali il giorno dopo la sua nascita, una sola volta al mese, per un’ora. È lo strano corto circuito al centro della storia di Claudia Vezzani, assistita da un avvocato del Codacons. Vezzani, residente a Correggio, nel 2011 si è vista sottrarre suo figlio il giorno dopo la nascita. Gli assistenti, gli stessi al centro del processo Angeli e Demoni, si sono appellati all’articolo 403 del codice civile ritenendo i genitori incapaci di occuparsi adeguatamente del figlio e affidando il piccolo a una ex suora laica, nel reggiano. Dopo un anno e mezzo, il bambino è stato poi trasferito dalla nonna paterna, a Padova, dove risiede tutt’ora. Claudia ha poi avuto, con l’aiuto della procreazione assistita, una bambina, nata a Mirandola nel 2016. In questo caso, però, anche con l’aiuto chiesto agli avvocati, la piccola è potuta rimanere con la coppia. Ora la madre, che non nasconde il passato difficile suo e del marito, chiede di poter riavere il primo figlio. Gli avvocati che seguono la coppia stanno lavorando affinché ci sia un ricongiungimento del bambino con i genitori.