Nel giro di una settimana una trentina di richiedenti asilo si sono riuniti di nuovo in viale Martiri per protestare sulle problematiche legate alla qualità del cibo e ai ritardi sull’arrivo dei pocket money

Hanno protestato di nuovo davanti alla Prefettura i profughi arrivati nel Modenese dopo essere stati inclusi nel programma di accoglienza dello Stato. Una trentina di stranieri si è portato infatti davanti agli uffici di viale Martiri per le rimostranze sul cibo, sulle qualità delle pietanze s’intende, che vengono loro preparati durante la permanenze nelle strutture ricettive della provincia. Ma non solo, perché le lamentele hanno riguardato anche il ritardo del pocket money, ovvero dei 2,5 euro quotidiani che ricevono a testa dal Ministero.

Questi fondi, stanziati attraverso le cooperative che si occupano del sistema di accoglienza come la Caleidos, sono in ritardo perché come noto a essere lunghi sono i tempi per lo stanziamento dei fondi alle stesse coop, tanto che proprio la Caleidos aveva accumulato spettanze non pagate per oltre 4 milioni di euro. Nei giorni scorsi ne è stata saldata circa la metà e addirittura, a causa dei ritardi, era emersa l’ipotesi che non fosse più consentito ospitare altri immigrati per impossibilità di pagare la filiera del sostegno ai profughi.

Tornando ai richiedenti asilo, negli ultimi 5 mesi avrebbero ricevuto il pocket money soltanto per due mensilità, quindi 150 euro: all’appello mancherebbero 225 euro, ossia 90 giorni, soldi per i quali è stato lanciato un nuovo appello all’ufficio territoriale di governo.