Dopo la recente chiusura del punto nascite e due fatti di cronaca che hanno riportato l’attenzione sull’importanza dell’ospedale di Pavullo per le situazioni di emergenza in montagna, i cittadini ritornano in piazza per chiedere l’apertura del punto nascite

A poche settimane dalla chiusura del punto nascita, i cittadini di Pavullo scenderanno di nuovo in strada questa sera per chiederne la riapertura. Dopo i cortei del luglio scorso e le manifestazioni che fino ad ottobre si sono susseguite per dire no alla chiusura formalizzata dalla Regione dopo il rigetto della richiesta di deroga da parte della commissione ministeriale, questa sera, dalle ore 20, i cittadini di Pavullo, organizzati da I ragazzi dell’82 con la partecipazione dei comitati, torneranno a marciare  per le vie del centro di Pavullo. I due eventi seguiti alla chiusura del punto nascite (il caso di distacco di placenta che ha interessato una donna di Pavullo trasportata a Sassuolo dove il neonato è morto qualche ora dopo il parto, e l’intensa nevicata dei giorni scorsi che ha bloccato per un intera giornata i collegamenti stradali tra la montagna e la pianura attraverso la Nuova Estense), hanno fornito per i comitati elementi di prova a supporto necessità di continuare a garantire sia l’attività del punto nascite, sia il ruolo centrale, rispetto alle funzioni di assistenza urgenza dell’ospedale di Pavullo, come punto di riferimento per la zona montana della provincia. Il ritrovo della marcia è alle ore 20 presso il Centro Commerciale La Campanella. Da qui il corteo si snoderà con fiaccole lungo la via Giardini per arrivare in piazza Montecuccoli e in piazzale San Bartolomeo.

Nel video l’intervista a Davide Venturelli, Comitato Pavullo ’95