Si è tenuto all’università di Giurisprudenza a Modena un convegno internazionale per illustrare il progetto Yeip, contro la radicalizzazione dei giovani. L’esperimento prevede l’uso della psicologia positiva per aiutare i ragazzi a trovare progetti di vita lontani dagli estremismi

Modena capitale della lotta alla radicalizzazione dei giovani. In un convegno internazionale tenutosi questa mattina presso l’Università di Giurisprudenza, ricercatori europei e studiosi del Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità si sono riuniti per presentare i primi risultati del progetto YEIP. Si tratta di un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea di durata triennale che coinvolge ragazzi e coricercatori di sette Paesi per scongiurare il rischio della radicalizzazione violenta, che negli anni scorsi ha portato diversi giovani ad essere gli artefici di attacchi terroristici. Alla base del progetto, l’assunto che l’estremizzazione dei giovani abbia origine da fenomeni di marginalizzazione e mancanza di prospettive. Per contrastarla, il piano Yeip prevede l’uso della psicologia positiva, volta a creare progetti di vita significativi, e si avvale dell’intervento diretto degli stessi giovani, che con i ricercatori metteranno a punto strategie per contrastare la possibile radicalizzazione dei loro coetanei.

Nel video l’intervista a Gianfrancesco Zanetti, Professore presso l’Università di Giurisprudenza