Comunque vada a finire la trattativa per la cessione del Carpi, la rosa biancorossa per la prossima Serie C sarà in ogni caso azzerata

L’annuncio lo ha fatto lo stesso patron Bonacini. Se anche non arrivassero acquirenti per il Carpi e dovesse essere lui a gestire la squadra il prossimo anno, la rosa che ha portato alla retrocessione in Serie C sarà comunque azzerata. Una scelta di discontinuità necessaria sia per dare un taglio con un’annata fallimentare, sia per fare cassa con chi ha ancora un po’ di mercato. Già certi di salutare erano i tanti giocatori arrivati in prestito, soprattutto a gennaio. Non ci sarà infatti il riscatto di Davide Marsura, che era legato alla salvezza biancorossa. L’attaccante non tornerà nemmeno al Venezia, visto che il suo contratto coi lagunari scade al 30 giugno. Al mittente rientrano anche gli altri 9 rinforzi del mercato di riparazione, Marcjanik mai utilizzato all’Empoli, il deludente Kresic all’Atalanta, l’infortunato Rizzo al Bologna, poi Vitale alla Spal, Coulibaly a Udine, Rolando alla Sampdoria, Crociata al Crotone, Mustacchio al Perugia e Cisse al Verona. La stessa direzione prenderanno tutti i prestiti di inizio anno, anche se c’è chi come Di Noia, operatosi un mese fa, ha già salutato da tempo il biancorosso. Stessa strada è prevista per Buongiorno e Suagher, pronti a fare ritorno a Torino e Atalanta, mentre non verranno rinnovati i contratti in scadenza di Serraiocco, Sambo, Barnofsky, Romairone e soprattutto Pasciuti, la bandiera biancorossa che dopo 10 stagioni saluterà Carpi. Sul mercato saranno poi quasi certamente piazzati i giocatori con un po’ di appeal, come Colombi, Poli, Sabbione, Jelenic e Pachonik, quasi tutti con contratti troppo onerosi per una Serie C.