Inaugurata in centro a Modena, è visibile fino al 24 febbraio la mostra fotografica Siberia Modenese. Da un’ idea del giornalista Carlo Gregori per riflettere sul bello partendo da ciò che non lo è più

Fotografare ed immortalare il brutto che genera dalle immagini del degrado urbano frutto di una di sviluppo mancato della città, per riscoprire e rilanciare il bello partendo proprio da una Modena che non c’è più o dalle tracce di ciò che doveva essere. Una Modena che proprio dalle ceneri e dagli scheletri delle aree abbandonate delle periferie, parte integranti anche se isolate del perimetro urbano, può e deve rinascere a se stessa, più bella appunto. Perché per riscoprire il bello bisogna scoprire e prendere di petto e tuffarsi in ciò che non lo è. Così ha fatto Carlo Gregori, giornalista modenese, dando forma ad un libro che sarà presentato il prossimo 24 febbraio e alla mostra fotografica Siberia Modenese, inaugurata e visitabile nei locali del consorzio creativo in via dello Zono, in pieno centro a Modena. All’interno di un progetto che parte 20 anni fa e che segue nel suo sviluppo quello della città stessa.

Nel video l’intervista a Carlo Gregori, Giornalista