Grandi manovre sia nel centro destra che nel centro sinistra in vista dell’appuntamento di maggio con le elezioni amministrative. PD e Lega cercano di allargare consenso ed alleanze al centro per una sfida che quasi sicuramente si giocherà al ballottaggio. Gli esponenti di centro destra e centro sinistra protagonisti ieri sera nello studio della trasmissione Detto e non Detto

La sfida delle prossime elezioni amministrative che a maggio decreteranno chi sarà eletto per governare la città nei prossimi 5 anni si giocherà quasi sicuramente al ballottaggio. Il calo di quasi 10 punti del PD a livello locale dal 2014 ad oggi e la parallela crescita della lega, nel 2014 ai minimi storici ed oggi in grado di contendersi lo scettro di primo partito col PD, insieme alla contestuale crescita del m5s, vero e proprio terzo polo della competizione rende sempre meno autosufficienti gli i tre blocchi e sempre più necessaria la logica delle alleanze per tutti. Con PD e lega, due principali partiti costretti a guardare ben oltre ai loro confini. E’ quanto emerso dal confronto televisivo tra i rappresentanti di centro destra e centro sinistra protagonisti dell’ultima puntata di Detto e Non detto, lo spazio di approfondimento politico di TV qui. Nei prossimi giorni sul candidato scelto dalla Lega Stefano Prampolini, dovrebbero convergere ufficialmente anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ma questo non porterebbe ancora all’autosufficienza possibile solo con un alleanza forte con i 5 stelle che riproponesse a livello locale il patto nazionale, ma che oggi oggi, su Modena pare lontana. Cinque stelle a cui guarda anche il PD per recuperare l’emorragia di voti del 2014. Necessario per il partitone fare convergere su Muzzarelli delusi e fuoriusciti, compresi gli ex di art. 1 MDP ora con il nome Sinistra Unita Modena e rappresentati in giunta dall’Assessore Andrea Bosi.

Nel servizio l’intervista ad Andrea Galli, Consigliere regionale Forza Italia