Per l’Emiliana Rottami, l’azienda di riciclaggio nota principalmente per i cumuli di vetro a ridosso dell’A1 a San Cesario, è stato presentato un concordato preventivo con riserva. L’azienda dovrà presentare entro gennaio un piano industriale

Un concordato preventivo con riserva è stato proposto per l’Emiliana Rottami, l’azienda di San Cesario nota per i cumuli di vetro collocati a ridosso dell’A1 e di via Bonvino. L’attività, che si occupa di servizi per la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti di vetro, dovrà presentare entro il 16 gennaio un piano industriale e depositare, il 15 di ogni mese, una relazione su eventuali debiti contratti e pagamenti effettuati che vadano ad aggiornare di volta in volta la situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Il Tribunale di Modena ha nominato il commercialista Claudio Vellani quale commissario e scioglierà la riserva sulla fattibilità solo se il piano industriale verrà approvato. C’è silenzio da parte dell’Emiliana Rottami, guidata dall’imprenditore Piero Goldoni, che non ha commentato la richiesta di concordato. Certo è che a distanza di anni, nonostante i numerosi esposti, le montagne di polveri di vetro dannose per la salute sono ancora presenti nei depositi dell’azienda e ancora nessuna soluzione è stata trovata. Circa dieci anni fa Società Autostrade diffidò Emiliana Rottami intimandole di spostare i cumuli a una distanza minima di 25 metri dalla strada, e una nuova diffida è partita a settembre dal gruppo Rinascita Locale. Lo scorso dicembre l’azienda aveva presentato un progetto di copertura delle montagne che costeggiano l’Autosole, ma Autostrade per l’Italia lo aveva bocciato.