Una manifestazione per dire un “no” senza appello al Ddl Pillon, giudicato da ritirare perché nemmeno modificabile. Promossa a livello nazionale dalla Rete Dire-Donne e da numerose associazioni femminili, la protesta ha avuto luogo ieri sera in Piazza Torre

E’ un no secco e senza appello, quello dato dalle associazioni femminili e femministe organizzate nella rete Dire-Donne al DDL Pillon sull’affido e la bigenitorialità post separazione. Quello che con cartelli molto eloquenti è stato ribadito ieri sera in Piazza Torre, in centro a Modena, dove si è svolta una delle tante contestuali manifestazioni organizzate a livello nazionale dalla rete. Un no che si traduce in una richiesta di ritiro della proposta di legge anche dalla discussione parlamentare ancora in corso, e anzi solo agli inizi. Tanti i punti contestati nel merito dai manifestanti: dal no all’introduzione del doppio domicilio del minore al mantenimento diretto dei figli sulla base delle possibilità di ciascun genitore che per le organizzazioni femminili mina e non sancisce il principio stesso di bigenitorialità. Punti che motivano la reazione radicale e contraria al disegno di legge che come ha affermato l’ordine del giorno approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale con i voti della maggioranza di centro sinistra non è nemmeno emendabile

 

Nel video l’intervista a Laura Piretti, responsabile nazionale UDI