Notte movimentata per gli agenti della Squadra Volante di Modena, chiamati ad intervenire in diversi condomini della città. In via del Pozzo le forze dell’ordine hanno denunciato un clandestino che usava come rifugio una cantina, occupandola abusivamente

Aveva occupato abusivamente e trovato rifugio in una cantina di una palazzina in via del Pozzo, in città. Uno spazio legato ad un appartamento sfitto e lasciato aperta dalla proprietaria che vi si doveva recare per svolgere le pulizie. Ma arrivata sul posto si è resa conto che la porta della cantina era perfettamente chiusa a chiave. Insospettita ha chiamato gli agenti che giunti sul posto hanno bussato alla porta e si sono sentiti rispondere. Ad aprire loro la porta un 27 enne tunisino clandestino che li in quella cantina aveva trovato rifugio. Creando non solo un luogo in cui stare ma anche un deposito di merce rubata. All’interno gli agenti hanno trovato una bicicletta da donna modello Holland Weg scura con ancora il lucchetto forzato ed evidentemente trasportata di peso, poi un documento di una donna russa ed un ciclomotore, sempre oggetto di furto. L’uomo è stato allontanato e denunciato per ricettazione ed occupazione abusiva di spazio privato. Poco dopo l’allarme per gli agenti scatta in via Crespellani  dove un uomo ha chiamato il 113 dopo essersi barricato in camera segnalando che il suo coinquilino, stava minacciandolo con un coltello. Il personale della squadra volante in pochi minuti entra nell’appartamento e si accorge che l’uomo con il coltello in mano ed in totale stato confusionale è lo stesso che nei giorni scorsi era stato bloccato mentre si aggirava nudo per via crespellani armato di coltello. Questa volta per lui è scattato il TSO ed ora si trova ricoverato all’ospedale di Baggiovara. Un’emergenza finita col sorriso invece in via Repubblica di Montefiorino dove una 70 enne alle 4 di notte ha chiamato la questura allarmata dal fatto che tre persone stavano bussando alla porta chiedendo di entrare. Gli agenti giunti sul posto hanno appurato che si trattava di tre vicini di casa che si lamentavano perché la donna, con problemi di udito, si era addormentata con la TV accesa a volume massimo