Continua la lotta contro il gioco d’azzardo in città. 29 attività troppo vicine ai luoghi sensibili sono tenute a chiudere o a trasferirsi, ma la normativa coinvolge anche i bar e le tabaccherie, che non potranno rinnovare le concessioni per le slot machine

Un’altra stoccata al gioco d’azzardo è in arrivo a Modena. Se da Roma è recente lo stop alle pubblicità e alle sponsorizzazioni, dovuto al Decreto Dignità, nella nostra regione risale al dicembre dell’anno scorso l’approvazione di una delibera che impone alle sale scommesse e da gioco di distare almeno 500 metri dai cosiddetti “luoghi sensibili”, cioè spazi di aggregazione come scuole, università, parrocchie e residenze per anziani. Motivo per cui, tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2019, sono 29 le case da gioco che dovranno chiudere o trasferirsi e che hanno già ricevuto la lettera che invita loro a farlo; ma non solo. Cambiamenti sono in arrivo anche per quelle attività non direttamente adibite al gioco d’azzardo, ma che comunque presentano slot machine, come bar e tabaccherie. Si parla di circa 250 esercizi che in questo caso sono tenuti a non rinnovare le concessioni per le “macchinette” già presenti, in adempimento alla legge regionale. Lo scopo è quello di allontanare il più possibile qualsiasi attività di gioco d’azzardo dai centri più urbanizzati e popolati. Nel caso di Modena, sono stati individuati più di 400 punti sensibili che, data la loro collocazione, renderanno pressoché impossibile giocare d’azzardo all’interno dell’anello delle tangenziali.