Continuano nell’area del cratere del terremoto i controlli dei Carabinieri. Nelle ultime ore 4 persone, tra titolari, amministratori di ditte o proprietari di immobili, sono state denunciate

A più di 5 anni dal sisma che ha piegato l’area nord della provincia molti cantieri per la ricostruzioni sono ancora aperti. I controlli delle forze dell’ordine non si sono mai arrestati, e continuano a portare a risultati importanti sul fronte della prevenzione e dell’emersione di fenomeni di irregolarità. Solitamente si tratta di denunce limitate al piano amministrativo e sanabili con sanzioni oltre che con la predisposizione delle condizioni di regolarità. E che se da un lato conferma la costanza e la capillarità dell’azione delle forze dell’ordine, dall’altro evidenzia un problema legato a forme di irregolarità ancora fortemente diffuso. E proprio dagli sviluppi dei risultati di un controllo effettuato l’ottobre scorso in una ditta in un cantiere di Cavezzo, e che aveva già portato alla denuncia di due campani titolari di una ditta in cui erano state riscontrate irregolarità per inottemperanza delle norme sul lavoro e sulla sicurezza, che è scattata in queste ora una denuncia anche nei confronti del titolare dell’immobile in cui erano stati effettuati i lavori. Accusato di non avere debitamente verificato i requisiti della ditta titolare del cantiere. I controlli dei Carabinieri che negli ultimi giorni si sono concentrati nell’area di Cavezzo hanno portato alla denuncia di un 56 enne di Sermide in provincia di Mantova, amministratore di una ditta di costruzioni operante in zona. Sempre per irregolarità nei lavori effettuati nella zona di Cavezzo, sono stati denunciati anche l’amministratore di una ditta della provincia di Ferrara ed un napoletano di 52 anni proprietario di una ditta edile con sede a Mirandola.