Il 23 febbraio è confermato lo sciopero nazionale dei medici. Per 24 ore incroceranno le braccia tutte le professioni sanitarie, dagli infermieri, ai tecnici di radiologia e di laboratorio. Saranno però garantiti i servizi minimi essenziali, mentre le attività programmabili potranno subire delle variazioni

Lo sciopero del 23 febbraio dei medici e degli infermieri si farà. Quello di venerdì sarà un giorno nero per tutta la sanità italiana. Anche l’Ausl di Modena con una nota ha annunciato che le associazioni sindacali hanno proclamato per quella giornata uno sciopero di 24 ore del personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa del Servizio Sanitario, compreso il personale delle strutture di carattere privato e religioso che intrattengono un rapporto di convenzione o accreditamento con il Servizio Sanitario. Sulla base delle norme vigenti, l’azienda sanitaria modenese, ha ribadito che saranno garantiti i servizi minimi essenziali e in particolare le urgenze, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni o variazioni conseguenti all’adesione allo sciopero. Lo sciopero è stato indetto oltre che per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, anche per i tagli alla sanità, lo sbocco del turnover, le mancate assunzioni e le poche risorse per gli specializzandi.