Il picco influenzale annunciato è arrivato e sono circa 9500 i modenesi costretti a rimanere a letto. L’ipotesi dietro a questo numero è la mancata copertura del primo dei due ceppi influenzali di tipo B nei vaccini somministrato ai più anziani

L’annunciato picco influenzale è arrivato. Per i dati certi bisogna attendere, ma finora sarebbero circa 9500 i modenesi costretti a letto. In tutta la provincia,  l’influenza stagionale ha contato 29 forme cliniche importanti, con necessità di ospedalizzazione. Sono stati 9 i casi di forme gravi, per cui è stato necessario un’assistenza rilevante, con tanto di ricovero in rianimazione o in terapia intensiva o subintensiva. Per ora non è stato rilevato alcun decesso. Si tratta di uno dei picchi più alti degli ultimi 15 anni. Dietro a questo aumento esponenziale ci sono ancora solo ipotesi. Tra le più probabili, il fatto che tra le tipologie di vaccini anti influenzali somministrate, uno lasciasse scoperto il primo  dei due ceppi influenzali di tipo B, che avrebbe avuto quindi facile diffusione nonostante non fosse particolarmente aggressivo.

Nel video l’intervista a Giovanni Casaletti, Dottore presso il Dipartimento di Sanità Pubblica di Modena