Ieri mattina i 21 sindaci soci di Aimag si sono incontrati per decidere del futuro della società che si occupa della gestione dell’acqua dell’energia e dei rifiuti. Da Carpi nasce l’idea di espandersi insieme a Geovest e Sorgea, mentre dalla bassa l’ipotesi di una holding senza vendere le proprie quote

Dopo la scarsa affluenza al referendum consultivo, tenutosi lo scorso 10 settembre a Carpi, si continua a parlare del caso Aimag. Tra qualche giorno i 21 sindaci soci della multiutility devono decidere sul futuro della società, e per questo si sono incontrati ieri nella sede mirandolese di Aimag, e si incontreranno anche nei prossimi giorni, al fine di trovare un accordo prima della scadenza del patto di sindacato. Tre le ipotesi avanzate, fondere la società in Hera, vendendo le proprie azioni, unirla ad un’altra società, con o senza vendita di quote, oppure lasciare che Aimag prosegui da sola. Il sindaco di Carpi ha proposto l’idea di creare una “grande Aimag”, una multiutility che si espanda insieme a Sorgea e Geovest, mentre la maggioranza dei sindaci della bassa sembrerebbe orientata verso la creazione di un’alleanza con con un’altra società senza vendere le proprie quote. Proposte entrambe  che andrebbero contro Hera, che più volte ha espresso la volontà di voler incorporare Aimag di cui detiene già il 25% delle quote senza accettare altre alleanze. Si dovrà ancora attendere quindi per conoscere quale sarà il futuro della multiutility.