L’elenco dei big modenesi intenzionati a seguire Emiliano, Rossi e Speranza è breve: Cecilia Guerra, Paolo Trande e i consiglieri comunali Walter Stella e Marco Malferrari più qualche segretario di circolo cittadino. Tanti gli ex Ds che resteranno comunque con Renzi

Di Giuseppe Leonelli

Gli appelli all’unità ormai appaiono definitivamente sfioriti. Il Pd va verso la scissione: lo ha certificato l’Assemblea nazionale di ieri. Ora, a livello locale, si tratta di vedere chi seguirà, uscendo dal partitone, Rossi, Emiliano e l’ancora titubante Bersani. A Modena la stragrande maggioranza degli eletti, pur venendo da una storia ex Ds, è intenzionata, non importa quanto a malincuore, a rimanere sotto la bandiera del Pd renziano. Certamente non seguiranno i ribelli di sinistra gli ex bersaniani Stefano Bonaccini e Giancarlo Muzzarelli e non lo faranno nemmeno i parlamentari  Davide Baruffi, Stefano Vaccari e Giuditta Pini. I consiglieri regionali a parte il cattolico Giuseppe Boschini vengono tutti da una storia ex Ds, ma tutti (Campedelli, Serri e Sabattini) resteranno con Renzi. L’elenco dei big intenzionati a seguire Emiliano e soci è quindi breve: Cecilia Guerra, Paolo Trande e i consiglieri comunali Walter Stella e Marco Malferrari più qualche segretario di circolo cittadino (ovviamente non il bonacciniano Bortolamasi) che non ha aderito al recente appello all’unità e che il 4 dicembre votò No al famoso e tragico (per Renzi) referendum. Referendum che è stato un vero e proprio spartiacque, insieme al voto dei 101 franchi tiratori, nella storia Dem. In mezzo al guado, indecisi se stare o uscire, alcuni ex Ds locali (gli ex sindaci Giorgio Pighi e Giuliano Barbolini e la consigliere Giulia Morini). Tutto questo mentre il 27 febbraio alla polisportiva di Modena Est, storico avanposto della sinistra locale, arriverà Pierluigi Bersani.