Presentato questa mattina il libro ‘La città dei ragazzi di Modena’. Il testo ripercorre le tappe di una storia lunga 70 anni, iniziata alla fine della Seconda Guerra Mondiale

Decine di migliaia di giovani sono diventati adulti nei settant’anni di vita della Città dei Ragazzi. Un luogo simbolo di Modena, pensato da due giovani sacerdoti, durante la Seconda Guerra Mondiale e realizzato al termine del conflitto dal solo don Mario Rocchi, perché don Elio Monari non riuscì mai a vedere la realizzazione di un progetto tanto ambizioso da apparire follia. Egli cadde, trucidato per mano nazista, nel luglio del 1944. Nelle pagine del libro ‘La città dei ragazzi di Modena’, presentato con un momento di aggregazione alla presenza anche dell’Arcivercovo Monsignor Castellucci, si possono trovare testimonianze, luoghi e i volti di una straordinaria avventura che continua a nutrirsi dello stesso sogno: il Vangelo.

Sono passati 70 anni e i tempi sono cambiati. Eppure la Città dei Ragazzi si candida ancora a rispondere alle più profonde aspirazioni dei giovani di ogni tempo: fare il bene e farlo bene, come recita uno dei più noti motti della città.

Nel video le interviste a:

– Don Stefano Violi, Direttore della Citta dei Ragazzi

– Carlo Bonacini, Editore del libro