Sono stati riconosciuti grazie anche ai capelli rossi di uno dei due: arrestati i due pendolari del crimine che in gennaio avevano assaltato il Banco San Geminiano e San Prospero di San Cesario portando via 50mila euro. Denunciati i fiancheggiatori

Armati di cutter e, minacciando di ‘fare un macello’, avevano rapinato la filiale di San Cesario della Banca San Geminiano e San Prospero, riuscendo a portare via la cifra ingente di 52mila euro. Sono stati arrestati dalla polizia i due presunti autori dell’assalto dell’11 gennaio, commesso da una coppia di pendolari del crimine originari di Palermo che il giorno prima erano partiti in macchina dal quartiere Zisa per arrivare a Modena. Avevano trascorso la notte da due concittadini residenti a San Cesario e quindi il pomeriggio successivo avevano commesso il colpo: uno dei due, a volto scoperto, aveva minacciato gli addetti col cutter costringendo ad aprire la porta al complice, travisato, e una volta dentro era stata consumata la rapina. Inoltre era stato picchiato un giovane cassiere, colpito con calci e pugni in maniera gratuita. Le indagini della squadra Mobile sono partite proprio dall’aspetto fisico del primo bandito, quello coi capelli rossi, che un mese dopo ha compiuto un’altra rapina a Firenze dove era stato arrestato, e gli accertamenti hanno fatto arrivare al complice. Entrambi sono stati raggiunti in carcere da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip e richiesta dal pm Claudia Ferretti, mentre i complici che hanno dato ospitalità sono stati denunciati. La rapina di San Cesario è una delle pochissime registrate quest’anno negli istituti di credito.

Nel servizio l’intervista a Francesco Panetta, capo di gabinetto della Questura