E’ di 400mila euro l’ammontare delle truffe commesse dalla banda che usava la tecnica del Man in the middle, infilandosi nelle mail tra ditte e fornitori. Nei guai due ventenni accusati di riciclaggio e documenti falsi; ora si indaga su pc e telefonini

Sono accusati di aver partecipato alla truffa per quasi 400mila euro alle aziende: un raggiro che veniva compiuto con la tecnica del “Man in the middle” dopo essersi infilati nello scambio di mail tra le ditte. Due romeni sono stati arrestati dalla polizia di Stato e dalla Procura per i particolari colpi commessi con strategie informatiche: le accuse sono di riciclaggio e possesso di documenti falsi.

La coppia, di 23 e 22 anni, era in grado di accedere alle caselle di posta elettronica e a sostituirsi ai titolari, avviando uno scambio di mail con chi doveva pagare le stesse ditte e fornendo un Iban diverso da quello ufficiale. Poi andavano a prelevare i soldi in banca: una decina gli istituti di credito modenesi visitati tra luglio e agosto, ai quali i due soggetti si presentavano per riscuotere dai propri conti aperti con carte d’identità contraffatte. Proprio quei documenti sono stati trovati dalla polizia l’altro giorno quando ha fermato la coppia a Bologna; il passo successivo è stato collegare i soggetti alle telecamere di video-sorveglianza delle banche che li avevano ripresi.

Adesso resta da capire come i romeni facessero materialmente a entrare nei computer delle vittime: non è escluso che si avvalessero di alcuni complici e il lavoro degli investigatori continua su questo binario, con l’analisi di computer e telefonini sequestrati.

Intervista a Enrico TassiDirigente squadra Mobile questura di Modena