L’intervento prevede il monitoraggio dei casi più critici, assistenza, ospitalità.

Il freddo è arrivato e con il termometro sotto lo zero anche l’emergenza per i senza tetto. Sarà operativo da lunedì 30 novembre a Modena il progetto di Accoglienza invernale per persone in difficoltà, che rimarrà in vigore fino al 31 marzo. Un piano che prevede un’attività di monitoraggio costante della città con uscite serali nei luoghi più frequentati dai senza fissa dimora, ospitalità a Porta Aperta e nelle parrocchie che si sono rese disponibili. I destinatari del progetto sono tutti i cittadini, italiani e stranieri, che non hanno un posto dove passare la notte, con particolare riferimento a coloro che hanno patologie sanitarie già stabilizzate legate alla stagione rigida e che per la guarigione necessitano, non del ricovero ospedaliero, ma di un periodo di accoglienza temporanea in una normale struttura socio-assistenziale. Saranno quattro le linee su cui si muoveranno gli interventi attivati da Comune e Aziende sanitarie locali, insieme a Arcidiocesi e associazioni: gli sportelli di accesso ai servizi socio-assistenziali volti a raccogliere segnalazioni e fornire informazioni; il monitoraggio e le uscite serali, l’assistenza per persone convalescenti, l’accoglienza nelle parrocchie e l’accoglienza straordinaria che prevede l’attivazione di centri di accoglienza temporanei. Intanto i volontari di varie associazioni hanno già iniziato le uscite serali indicativamente dalle 22 a oltre la mezzanotte prevalentemente nelle zone della stazione ferroviaria, di San Cataldo e in alcune aree del centro storico. Le uscite si svolgono ogni sera in cui la temperatura scende sotto i cinque gradi, ma di fatto sono già iniziate da tempo per intercettare bisogni e situazioni d’emergenza soprattutto legate a flussi migratori.