È stato respinto il ricorso presentato da Haemotronic contro la sentenza del tribunale di Modena che aveva stabilito un risarcimento da parte dell’azienda alle famiglie di due operai morti nel crollo della stessa a causa della terribile scossa di terremoto del 29 maggio 2012. In sede civile il giudice ha confermato le responsabilità e il dovere di risarcire, condannando Haemotronic a pagare oltre 670mila euro alla famiglia di Biagio Santucci. Per quanto riguarda la famiglia di Giordano Visconti, Haemotronic è stata condannata al pagamento di 526.876 euro. Quel tragico 29 maggio, nove giorni dopo la prima scossa di terremoto, morirono in tutto quattro operai, per i quali venne aperta un’inchiesta penale, poi archiviata. L’iter andò avanti a livello civile, con l’azienda che si difese riferendo che dopo il 20 maggio un esperto diede parere positivo all’agibilità della struttura. Ma per i giudici civili, Haemotronic avrebbe dovuto vietare comunque il ritorno degli operai a lavoro, dato lo sciame sismico che si stava verificando in quel periodo. Non si trattò, in sostanza, di un evento del tutto imprevedibile e l’azienda avrebbe dovuto rivalutare i rischi potenziali a seguito di ogni scossa di assestamento che seguì quella del 20 maggio. La Corte d’Appello di Bologna ha confermato quanto stabilito dal tribunale civile di Modena, chiudendo un lungo capitolo giudiziario nel quale le famiglie non hanno mai smesso di battersi.