Dopo il no del Gup, gli avvocati ripropongono la questione di incompetenza territoriale di Modena. Il 25 febbraio la decisione

Nel processo sul caso Cardiologia torna sul tavolo l’ipotesi dello ‘spacchettamento’: nell’udienza di questa mattina gli avvocati difensori di parte degli imputati hanno riproposto, sotto forma di questioni preliminari, l’eccezione di incompetenza territoriale del Tribunale di Modena, chiedendo dunque di dividere il processo su più sedi. Sul punto la decisione è stata rinviata al prossimo 25 febbraio. Già nella fase dell’udienza preliminare i legali avevano avanzato l’istanza di spacchettamento, che però il Gup aveva respinto. Tra medici, ricercatori e rappresentanti di aziende biomedicali, sono una trentina in tutto gli imputati per il caso del presunto sistema di sperimentazioni illecite che sarebbero avvenute nel reparto di Cardiologia del Policlinico di Modena tra il 2009 e il 2011. Per invocare lo ‘spacchettamento’ i difensori fanno leva sul fatto che singoli episodi di corruzione potrebbero essersi concretizzati altrove, nelle città nelle quali vivono le persone e le aziende coinvolte nell’inchiesta, che lì avrebbero effettivamente beneficiato degli eventuali illeciti. Le città richiamate sono diverse: Roma, Milano, Bologna. Tra un mese il verdetto.