L’ex assessore è il quinto contendente: «Qui per rilanciare la partecipazione»

FIORANO – E così gli aspiranti candidati alle primarie di centrosinistra sono diventati cinque: si è presentato ieri mattina Ruggero Cavani, ultimo in ordine di annuncio ma non di interesse, a giudicare dalla folla che ha richiamato la sua prima uscita pubblica. Del resto Cavani è persona notissimo nel distretto, con una lunga esperienza ai Servizi sociali di Fiorano e un’altra ventennale al Comune di Sassuolo, dove ha ricoperto sotto diversi sindaci gli assessorati a Istruzione, Cultura, Sport, Ambiente e Urbanistica. Ora il sogno del grande salto a sindaco nella sua città, ma non all’interno del partito: Cavani da diversi anni non rinnova più la tessera del Pd, e si propone come civico con l’intento, nel caso non fosse lui il vincitore, di costituire una lista d’appoggio con una sua identità. Parole d’ordine della sua proposta politica, partecipazione, dialogo, e rinnovato senso di comunità («quello che Fiorano negli anni un po’ ha perso»), attingendo anche alla sua esperienza di cofondatore del gruppo di dialogo interreligioso “Camminare Insieme”. Cavani ha parlato della sua presentazione come di «un momento di festa, di cittadinanza responsabile» , sottolineando l’esigenza di reagire «alla sfiducia che sta crescendo verso ogni tipo di istituzione», in un contesto in cui «persiste la difficoltà nel trovare lavoro e diventa spropositato il numero di coloro che non riescono più a pagare un affitto». Di qui l’obiettivo di dare vita a «politiche che favoriscano la riduzione delle diseguaglianze, che sviluppino una più equa partecipazione ai costi dei servizi, che siano attente ai bambini, ai ragazzi e ai giovani. Che mettano al centro la famiglia, che continuino a investire sulla scuola e sul sociale, che sostengano le associazioni e che continuino la riqualificazione della città, non ammettendo lo svilupparsi di ghetti». Cavani ha sottolineato che la sua discesa in campo non è dell’ultim’ora, ma frutto di una decisione «di 2-3 mesi fa». Inevitabile la domanda sulle primarie “affollate”, anche troppo secondo alcuni, «io invece ritengo – ha replicato – che sia positivo questo forte interesse al bene comune». Certo non si registra lo stesso nel resto del distretto, dove non si sa neanche se le faranno le primarie: «Forse Fiorano – ha commentato – ha voglia di vedere il confronto, di fare parlare la gente, di fare partecipare davvero dopo tanti anni. Io credo che sia bello vedere avanzare visioni diverse sulla città. Nei comuni intorno non è così? Significa forse che loro hanno già fatto questo tipo di elaborazione politica, adesso tocca a noi». Da venerdì sera è partita la raccolta firme: ne serviranno 350 a testa per lui, gli assessori Vallone e Busani, l’ex sindaco Pagani e il prof Tosi, altrimenti si scende subito dalla giostra. nDaniele Montanari