La revoca del progetto del comparto Morane-Vaciglio è possibile, ma comporta l’indennizzo del danno emergente. Per l’associazione “Mobastacemento”, questa spesa è ora l’unica scusa per non revocare un progetto ritenuto avverso all’interesse pubblico

Non si fermano le polemiche intorno al comparto Morane-Vaciglio. Le 550 abitazioni che dovrebbero sorgere nell’area verde tra via Morane e la tangenziale seguendo il progetto della società “Modena Estense Spa”, martedì scorso sono state oggetto di una commissione consigliare in Municipio, dov’è stata valutata, in particolare, la possibilità di revoca del comparto. Una revoca possibile, ma che determinerebbe un indennizzo sul danno emergente che dalle prime stime si aggirerebbe intorno ai 20mila euro. Una cifra che il consigliere comunale Diego Lenzini riterrebbe più opportuno utilizzare per migliorare il progetto, più che per revocarlo. Di idea diversa è l’associazione “Mobastacemento”, che da tempo si batte in difesa del suolo vergine di Vaciglio su cui dovrebbero sorgere gli appartamenti. Per il comitato, i sostenitori del progetto ora si aggrapperebbero all’indennizzo perché sarebbero finiti gli argomenti in difesa di un progetto che andrebbe contro l’interesse pubblico.

Nel video l’intervista a Pietro Rivasi, Membro dell’associazione Mobastacemento