Il tecnico ha bruciato la concorrenza di Pavan, Pulga e Pellegrino. Torna al Braglia quattro anni dopo

Il nuovo allenatore del Modena è Cristiano Bergodi, 52 anni a ottobre, ex difensore di Lazio, Pescara e Padova, una vecchia conoscenza dei tifosi canarini: infatti ha allenato il Modena già per due stagioni, dal 2010 al 2012, due campionati piu’ che discreti, conclusi con il 10° e il 12° posto (nella seconda annata, fu esonerato e poi subentrò a Cuttone, che lo aveva rimpiazzato), i risultati migliori di Bergodi in panchina. Che, per ereditare il Modena da Hernan Crespo, ha superato la concorrenza nemmeno troppo agguerrita di Simone Pavan, tecnico della Primavera, di Ivo Pulga, modenese doc e Maurizio Pellegrino, ex del Catania.

Molto apprezzato dagli stessi tifosi del Modena e pure dalla stampa, Bergodi non ha poi avuto fortuna nelle successive esperienze, a Pescara in A e in Brescia in B, entrambe finite male, con l’esonero. Bergodi, a quel punto, è tornato in Romania, dove ha costruito la sua carriera da allenatore (ha guidato National Bucarest, Rapid Bucarest, Cluj, Politechnica Iasi e la Steaua Bucarest), ma pure il suo ultimo tentativo al Targu Mures è durato solo tre mesi, il tempo necessario per capire le difficoltà finanziarie del club e lasciar perdere, dimettendosi. Ora, una nuova situazione difficile, ma sia il Modena che lo stesso Bergodi hanno assoluto bisogno di rilancio: possono darsi una mano l’uno con l’altro.

Dopo l’incontro di ieri a Roma con Caliendo, Bergodi avrà un contratto per le prossime 9 partite con opzione di rinnovo, in caso di salvezza, per la prossima stagione. Il suo staff sarà composto dallo storico vice Gigi Ciarlantini e dal preparatore atletico Matteo Spatafora. Debutto sabato a Vercelli. Proprio contro la Pro Vercelli, nel 2003-04, sulla panchina del Sassuolo, Bergodi ottenne una clamorosa salvezza ai playout, evitando la retrocessione dalla C2 ai Dilettanti. Sembra di buon auspicio.