È stato condannato a 16 anni di carcere Mourad Chail, il trentenne marocchino finito sotto processo per aver ucciso con 11 coltellate, inflitte tra l’addome e il collo, il tunisino senza fissa dimora Mohamed Salah. Questa la sentenza stabilita questa mattina dal giudice del Tribunale di Modena Eleonora Pirillo. I fatti risalgono al giugno del 2020 quando in via Barchetta a Campogalliano al termine di una violenta lite tra i due, il marocchino, residente all’epoca dei fatti sopra la Trattoria Barchetta dove lavorava come custode e lavapiatti, si recò nella sua abitazione armandosi di un coltello per sfilettare il pesce con il quale successivamente ferì mortalmente Mohamed Salah. All’arrivo dei Carabinieri Mourad Chail era ancora sul posto con l’arma del delitto fra le mani. Fin da subito ammise le sue colpe, scegliendo di essere processato con rito abbreviato. Oggi il giudice ha emesso la sentenza ha suo carico, infliggendogli la pena massima di 24 anni, decurtati poi di un terzo grazie al rito abbreviato. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri sembra che quella notte tutto sia accaduto nel giro di poche ore: i due infatti non si conoscevano, ma si erano incontrati per la prima volta proprio quella sera in un bar del paese, all’interno del quale avevano cominciato a discutere, fino poi ad arrivare al tragico epilogo.