Era a capo di una organizzazione di spacciatori che aveva base a Formigine. I Carabinieri di Sassuolo hanno arrestato una donna di 35 anni

Comandava una banda di spacciatori gestendo telefonicamente, anche dal Marocco, il commercio della droga, i rapporti con l’avvocato e le strategie operative con i clienti. Dopo un anno circa di indagini i carabinieri di sassuolo hanno rintracciato una donna marocchina di 35 anni a capo di un’organizzazione di tipo matriarcale nella quale erano presenti anche la sorella e la cugina. L’arresto è avvenuto in provincia di Macerata. La donna, già destinataria di un fermo, era rientrata dal Marocco per andare a trovare la sorella agli arresti domiciliari in un paesino in provincia di Macerata. Al suo arrivo, oltre alla sorella, ha trovato Carabineri di Sassuolo. L’indagine è partita nel febbraio 2014, dopo un incendio doloso della macchina dell’arrestata posteggiata vicino la propria abitazione a Formigine. La donna nell’occasione aveva indicato ai carabinieri quale probabile sospettato un suo ex-compagno che non aveva accettato, a suo dire, la fine della relazione sentimentale. Le indagini però hanno permesso di far luce su strane frequentazioni e dissapori con altre persone legate allo spaccio. Un mercato che aveva base a Formigine dove la donna risiedeva.