Dopo l’aggressione di giovedì mattina con pugni e calci, è stato convalidato l’arresto dell’agente immobiliare, Pierluigi Croci

Un credito? Affari in comune? Non si conosce ancora il perché dell’aggressione, ma l’unica cosa certa è che rimarrà in carcere Pierluigi Croci, il 47enne geometra del Comune di Montefiorino che giovedì mattina ha massacrato di botte il 56enne Giordano Caselli nel suo studio in via Crispi a carpineti. Il libero professionista reggiano, che si trova ancora ricoverato in serie condizioni all’Ospedale di Parma per plurime fratture facciali, ha subito la rottura del naso e dello zigomo, ma non solo, dopo i calci e pugni subiti anche quando si trovava a terra, ha rimediato anche una costola incrinata. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato l’aggressività di Pierluigi Croci, ma sembrerebbe che la motivazione possa essere un presunto credito. Il geometra, nel 2014 finito suo malgrado alle cronache per un incendio doloso che aveva distrutto la sua auto e quella della moglie, proprio di fronte alla loro abitazione, dovrà ora spiegare alle forze dell’ordine, oltre che l’aggressione, anche i rapporti con Caselli, visto che i due negli ultimi mesi avrebbero portato avanti una trattativa per l’acquisizione di un immobile al confine fra Carpineti e Toano.