Nel video l’intervista a Gemma Moroni, Cognata Umberto Spizzichino

Le ultime sue notizie sono condensate in poche righe, scritte in fretta a matita, su un foglietto datato 5 aprile 1944 e sono rivolte alla cognata Gemma. Le dice che sta partendo e che non deve avere paura. Queste le ultime informazioni su Umberto Spizzichino, arrestato dalle SS nel gennaio del 1944, a soli 25 anni, per poi essere deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, dove venne assassinato nello stesso anno. La prima tappa del suo viaggio infernale fu al campo di concentramento di Fossoli, all’interno del quale Umberto scrisse diverse lettere a parenti e amici per chiedere, con molta vergogna, soldi e cibo ma anche per rassicurare tutti sulla propria salute. Oggi questo importante carteggio è stato donato dalla cognata Gemma Moroni alla Fondazione Fossoli. La decisione di Gemma Moroni, venuta da Roma a Carpi, presso la sede della Fondazione Fossoli, è dovuta al desiderio che questi documenti siano adeguatamente conservati e messi a disposizione degli studiosi di tutto il mondo. Quello di Umberto è un tassello prezioso, una testimonianza di un altro pezzo di storia, e della vita nel Campo di Fossoli.