L’allerta rossa per criticità idraulica emanata ieri da Arpae nelle pianure emiliane centrali e valida per tutta la giornata di oggi diventerà arancione domani. La situazione sta infatti lentamente migliorando nelle aree ieri più colpite ma sono tanti i danni e i disagi causati dal maltempo. In zona Fossalta a Modena, e più precisamente in Strada Curtatona, nella laterale accanto al torrente Tiepido, l’acqua nel corso della giornata si è lentamente abbassata e con i lavori di pulizia della Protezione Civile è stato possibile riaprire nella tarda mattinata sia via Emilia Est sia il Ponte Sant’Ambrogio. Dalle prime ore di oggi sono invece stati riaperti Ponte Alto e il Ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, dopo che il Secchia, toccato il record di quota idrometrica pari a 11 metri e 70 centimetri, è sceso sotto ai livelli di guardia. Il fiume rimane comunque sorvegliato speciale, insieme al Panaro. A Castelfranco Emilia l’argine di quest’ultimo è stato ripristinato attorno alle 9 di questa mattina dopo un’intera notte di lavoro. Quattro le squadre coordinate dai tecnici Aipo che hanno chiuso una falla di 70 metri lineari. Sono tuttavia continuate per tutta la giornata le operazioni nella zona per assistere e soccorrere la popolazione vittima dell’alluvione causata dalla rottura dell’argine. Nonostante il livello dell’acqua si sia abbassato dopo la riparazione provvisoria, sono state centinaia le richieste di aiuto giunte oggi alla sala operativa del 115. Sono risultate in tutto circa 450 le persone evacuate tra i tra i Comuni di Nonantola Modena, Castelfranco Emilia e Campogalliano. Per quanto riguarda le pulizie, da domani saranno al lavoro per lo sgombero di case e strade 120 unità specializzate con il contributo delle Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto. Nonantola rimane il caso più grave della provincia: oltre 100 uomini del 115 hanno operato solo oggi sul posto con mezzi anfibi e gommoni, necessari per trasportare gli sfollati nei due punti di ritrovo predisposti: le Scuole Materne Don Milani e le Don Ansaloni, queste ultime destinate a sfollati positivi al Covid.