Si chiama Nerone il nuovo anticiclone africano che in questo fine settimane si espanderà dal Marocco su tutto il nostro stivale portando un clima rovente e temperature che toccheranno i 40° sulle zone interne del Centro Sud, nelle isole maggiori e lungo la nostra Pianura Padana. Tanto è vero che domani tra le cinque città da bollino rosso ci sarà anche Bologna. Per almeno sette giorni si tornerà nella morsa del caldo e dell’afa. Solo verso fine mese è prevista una perturbazione atlantica, denominata Poppea, che provocherà temporali e nubifragi soprattutto al centro nord. L’aspetto su cui gli esperti calcano molto la mano discutendo di cambiamento climatico in corso, non sono tanto le temperature sempre più estreme che si sono avvicendate in questi ultimi mesi, ma la frequenza con cui questi eventi accadono. Sempre più spesso, troppo spesso. Solo tra maggio e luglio il nostro territorio è stato colpito più volte da alluvioni, smottamenti, grandinate. Verso fine maggio un violento nubifragio ha colpito l’Appennino con Pavullo sott’acqua per l’esondazione di un torrente, e parte della bassa modenese negli stessi giorni della grande alluvione in Romagna. Appena due mesi dopo, nel luglio scorso terribili grandinate hanno devastato le nostre zone di pianura, da Castelfranco Emilia a Formigine fino a Finale Emilia. Innumerevoli i danni, in ginocchio l’agricoltura. Una recente analisi ha stabilito che il 2023 sarà il terzo anno più caldo dal 1.800 e il caldo record che lo sta contraddistinguendo ha provocato 11 eventi estremi al giorno lungo la penisola tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore, vento fortissimo. Anche in questo caso l’analisi sottolinea che si è di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, comprese il forte stato di siccità che anche i nostri territori stanno registrando con tutto ciò che ne consegue, danni alle colture, coltivazioni perse, prezzi alle stelle di ciò che resta. Un costo elevato per il comparto agricolo che quest’anno, secondo le stime fatte dagli esperti, vedrà superare di un miliardo il valore dei danni connessi, i sei dello scorso anno.