La Procura di Modena ha aperto un fascicolo contro ignoti per i danneggiamenti derivanti dal corteo anarco-insurrezionalista che ieri pomeriggio, in occasione della Festa della Liberazione, ha tenuto sotto scacco la città

Imbrattamento e deturpamento di cose altrui e violazione delle norme che vietano di manifestare a volto coperto e con l’utilizzo di fumogeni. A fare il punto sulla ricerca delle responsabilità dei danni provocati e beni pubblici e privati del corteo autorizzato ieri pomeriggio in centro storico, è stato questa mattina il procuratore capo della repubblica Lucia Musti. Il corteo autorizzato nel suo passaggio in via emilia centro ha lasciato dietro di sé segni evidenti di vandalismo e a danno di strutture ed edifici pubblici e privati oltre che di monumenti. Su tutti quello in memoria dei caduti dei Carabinieri e delle vittime delle foibe. Atti vandalici che non sono sfociati in scontri con le forze dell’ordine. Circa 200 le unità presenti spalmate su tutto il lungo percorso del corteo e che hanno garantito la sicurezza delle persone.

Nel video l’intervista a Lucia Musti, Procuratore Capo della Repubblica di Modena