Domani in carcere la convalida dell’arresto per Pier Luigi Garutti. E’ ancora mistero sul movente del tentato omicidio di Medolla. L’uomo durante l’interrogatorio ha continuato a ribadire di non ricordare di aver accoltellato la moglie

Si svolgerà domani in carcere l’udienza di convalida dell’arresto per Pier Luigi Garutti, l’uomo che all’alba di venerdì ha sgozzato la moglie nella camera da letto della loro villetta a Medolla. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, davanti al sostituto procuratore Luca Guerzoni ha ribadito di amare la moglie di non ricordare assolutamente nulla, di aver un vuoto totale. Ricorda di essere andato a letto poi di essersi alzato la mattina, ricorda l’arrivo dell’ambulanza, la moglie agonizzante nel letto, ma non il momento in cui l’ha accoltellata. L’uomo da tempo soffriva di una grave crisi depressiva, e questo pare essere il movente più accreditato dal momento che tra la coppia non ci sarebbe stato alcun litigio, nessun motivo apparente, insomma, che possa aver scatenato la furia omicida. L’avvocato  del pensionato sta valutando la richiesta della misura alternativa al carcere. Il timore, infatti, è che il 65enne possa compiere atti autolesionistici, se dovesse tornargli alla mente quanto accaduto. Intanto migliorano le condizioni della moglie Nadia Sgarbi, che era trasportata d’urgenza la Policlinico e sottoposto ad a un delicato intervento da parte dell’equipe del prof. Livio Presutti.